26 marzo 2012

La perseveranza che mi contraddistingue e a cui devo la fama di rompi coglioni numero uno ha fatto di me una laureanda con relatore.
Arrivata a quota 4 richieste non potevo accettare un altro no.
Tra le conquiste della due giorni veronese c'è stata anche l'agoniata approvazione/attestazione degli esami fatti all'estero, controfirmata e timbrata dalla prof.ssa Napolitano (trovata per puro caso giovedì pomeriggio  a colloquio con i suoi laureandi), il deposito del transcript of records ORIGINALE all'ufficio relazioni internazionali (alle 9:20 di venerdì mattina avevo davanti già una 15ina di persone, tutte in fila per consegnare le candidature ersmus 2012-2013...e l'ufficio apriva alle 10) e la consegna del piano di studi al servizio tutorato (da notare che gli studenti erasmus devono allegare l'attestazione di soggiorno, il learning agreement e l'approvazione dei crediti conseguiti all'estero, cosa che non sta scritta da nessuna parte e che ho scoperto solo in tutorato).
Alle 10:30 l'incontro con il potenziale relatore (rimandato di 20 minuti buoni): "Professore, sarò diretta. Grazie a un suo collega che mi ha lasciato in braghe di tela ho dovuto ripensare una tesi dal nulla e sono qui a chiederle di farmi da relatore".
Con questa premessa credo di averlo conquistato.
Dopo un'ora di colloquio a definire gli obiettivi, le regole e la tempistica esco soddisfatta e preoccupata: "Signorina, io non le dico di no, ma lei si rassegni, non ce la farà a laurearsi a luglio".
Mi ha provocata? Minacciata? Forse sì, forse no; io però sono pronta a raccogliere il guanto di sfida.

Posted on lunedì, marzo 26, 2012 by Unknown

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22 marzo 2012

Parto stamattina alle 6:16 da San Giorgio di Nogaro.
Viaggio tranquillo, tutto in orario, anzi, anche qualche minuto d'anticipo.
I problemi cominciano varcando la soglia dell'università.
I due bidelli in portineria sono letteralmente stravaccati sulle sedie, a braccia conserte, impegnati a fissare i monitor, non quelli collegati alle telecamere di sorveglianza, quello del pc. Qualche video di you tube li intrattiene. Nulla di nuovo.
Vado al terzo piano e cerco di capire quale sia l'ufficio a cui devo rivolgermi per ritirare l'attestazione di stage firmata dal tutor accademico. Comunicazione di servizio per i miei colleghi dell'univr, l'ufficio è la segreteria di presidenza.
Bingo al primo colpo. Mejo, non volevo dover rivolgermi alla gentilissima E.Fattori dell'ufficio tutorato che ieri al telefono, quando le ho chiesto di spiegarmi come fare a consegnare il libretto entro la scadenza nonostante le date della sessione estiva d'esami  lo rendessero impossibile, ha riso dicendo: "dovea farli prima sti esami, cosa vuoe che ghe diga?". Vi lascio immaginare la mia risposta.
Visto che ero nei paraggi ho fatto un salto al secondo piano, destinazione ufficio delegato per l'internazionalizzazione della facoltà di lettere e filosofia, la prof.ssa Napolitano.
E' a lei che devo far approvare il transcript of records inviatomi dall'Univeristà di Nantes, è con lei dunque che devo prendere appuntamento. Ma come?
Al telefono non risponde, alle mail nemmeno. La sua pagina personale nel sito di facoltà riporta come giorno di ricevimento il martedì, dalle 16 alle 18, ma sulla porta del suo ufficio una comunicazione controfirmata dalla docente e risalente al 2 marzo rettifica: dal secondo semestre il giorno di ricevimento è spostato al venerdì mattina dalle 9:30 alle 11:30.
Io mi chiedo, porca di quella p., perché questa comunicazione non è stata pubblicata anche online? nella pagina avvisi agli studenti di lettere e filosofia o anche solo nella pagina personale della prof. Ma con chi mi arrabbio se in ufficio non c'è nessuno, le segretarie mi ridono in faccia e i bidelli si girano i pollici?
Come se non bastasse sullo stesso foglio c'è scritto che la docente è disponibile a fissare un appuntamento su richiesta ai suoi indirizzi mail, uno istituzionale, reperibile sulla sua pagina in univr, e uno personale, conosciuto, immagino, ai pochi eletti o ai più capitati casualmente davanti al suo ufficio.
Ogni volta che ho a che fare con l'università di Verona devo intossicarmi, c***o.
Finché non ottengo tutte le firme che mi servono, non termino gli esami, non trovo un relatore, finché non mi laureo insomma, devo fare la brava. Poi, spero presto, svelerò ogni retroscena di questa biennale esperienza veronese.




Posted on giovedì, marzo 22, 2012 by Unknown

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20 marzo 2012

Io odio l'università degli studi di Verona.
Non è ammissibile che il martedì pomeriggio non ci sia nessuno in uno qualsiasi degli uffici.
Ho bisogno di conoscere le date degli appelli estivi di un corso, non ancora pubblicate ma, come riferitomi da un  docente, decise da mesi.
Sulla pagina di facoltà delle segreterie e strutture di servizio sono presenti i numeri di telefono di diversi uffici: la segreteria di presidenza, che NON fornisce informazioni di nessun tipo e non si occupa della gestione amministrativa (cosa fa allora?), la segreteria dei corsi di laurea e la segreteria servizio studenti.
Ho chiamato tutti i numeri indicati e nessuno, dico nessuno, mi ha risposto. Solo un messaggio registrato che comunica gli orari dello sportello telefonico del servizio studenti, dalle 9 alle 11 dal lunedì al venerdì. Assurdo!
Ho chiamato anche l'ufficio del docente che tiene il corso di cui mi interessa conoscere gli appelli e qui sì che mi hanno risposto, ma non uno straccio di informazione: "Eh, non saprei quando può trovare il prof. Adesso non c'è. Non viene spesso in ufficio. Se vuole lascio un messaggio sulla scrivania, ma questa settimana non verrà. Non so se per mail le risponde. Che io sappia non ha un giorno di ricevimento".
Delirio.
Voglio sapere come faccio a conoscere gli appelli di questo benedetto esame e devo saperlo subito. Se voglio laurearmi a luglio devo consegnare tesi e libretto non più tardi del 25 giugno (stando a quanto riferitomi tempo fa dalla segreteria) e sostenere e verbalizzare gli esami che mi mancano almeno 20 giorni prima della discussione, quindi entro il 14 giugno; devo consegnare anche la domanda di laurea entro il 9 maggio, ma se non riesco a concludere gli esami entro il termine stabilito dovrò pagare una mora di 50 euro e fare un'altra domanda con altri 14,62 euro di marca da bollo.
Ecco perché mi serve sapere quelle benedette date, ecco perché odio l'università degli studi di Verona.

Posted on martedì, marzo 20, 2012 by Unknown

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14 marzo 2012

Questo inizio di marzo è stato impegnativo.
Ho partecipato al workshop ReHub Trieste da martedì 6 a sabato 10 curandone il blog; ogni giorno sveglia alle 6:00, treno alle 7:30, arrivo in sede alle 9:00, treno del ritorno alle 20:42, arrivo a casa alle 21:45, nanne alle 23:30 se andava bene e così per 4 giorni. Che fatica.
E' stata un'esperienza particolare perché, prima di tutto, mi ha permesso di rientrare in contatto con il ramo di studi che avevo abbandonato da tempo, e poi perché ho potuto farlo nella mia veste attuale, quella di blogger, aspirante scrittrice e forse giornalista.
Ero scettica all'inizio, non capivo bene come inquadrarmi, come dirigere autonomamente il mio lavoro, che linea seguire, ma alla fine tutto è venuto da sé, e anche se per gli internauti che ci capitano per caso quel blog non vuol dire nulla, per me invece è una vera e propria creazione, perché io l'ho inventato, l'ho costruito in 5 giorni, da sola, senza un progetto. Ho fatto tutto di getto, mi pareva di vomitare parole e immagini, e mi piaceva.
Attorno a me una quarantina di progettisti, per lo più designer. Quando li sentivo parlare mi veniva da ridere. Ricordo che all'ITG che ho frequentato si parlava di laterizi forati, di pannelli coibenti, malta, intercapedini, piani rialzati, qui invece era tutto più concettuale quasi filosofico.
La frase più gettonata almeno per i primi due giorni è stata : "Open space stile casa giapponese", e poi a scorrere tutta una serie di frasi che, decontestualizzate, non avevano senso: "Ci siamo incastrati sulla cerniera di una porta", "Perché non usiamo delle tapparelle rubate da qualche parte", "Lì facciamo la zona verde tappezzata".
Come ha detto uno dei tutor: "Con i designer è tutto un altro mondo!" e io concordo.
La serata conclusiva si è tenuta sabato 10 e premetto che la mattina sono andata alla terza lezione del corso d'api, quindi alle 15 ero già bella cotta.
Apro una parentesi:considerati gli impegni che di giorno in giorno si accumulano, sono costretta, con rammarico, a rimandare l'apiproject di cui avevo parlato qualche post fa. Non so ancora bene come e quando, ma di sicuro mi riattiverò. Chiusa parentesi.
La sede dei lavori, Casa Mayer, in via cavana 14 già alle ore 20 era gremita di gente, ottima occasione per sgattaiolare quasi inosservata.

In programma per il prossimo lunedì, invece, c'è Verona-parte seconda. Finalmente è arrivato il transcript of records da Nantes quindi mi tocca tornare all'Ufficio Relazioni Internazionali a consegnarne una copia, portando l'altra alla prof.ssa Napolitano che dovrà riconoscere gli esami sostenuti.
Ma quanti giri mi toccherà fare ancora?
Eh, tanti. Aggiunta alla lista la deviazione verso l'ufficio diritto allo studio che mi ha fatto attendere un anno e mezzo per avere il premio di laurea, pari a 500euro, non solo, il bonifico è stato effettuato il 23 febbraio scorso, eppure nella scheda pagamenti del mio dossier risultava pervenuto già il 14 ottobre. Ahahahaha come no?!
Altra tappa dovrò farla all'ufficio stage e di questo ringrazio il mio tutor accademico. Il docente è un secondo lavoro, meno importante, come l'entrata di poche centinaia di euro che serve per arrotondare. Ecco perché sono gli studenti che devono adeguarsi, soprattutto i fuori sede, che vengono da n. km di distanza e devono fare n. ore di treno. E se ci si azzarda a chiedere di accelerare la tempistica ci si sente dire: "Devi laurearti a breve tu che hai tutta sta fretta?". MVAFCBS troppo esplicito?
Ci sarebbe ancora una cosetta che dovrei fare ma sono scaramantica, perciò non accenno nulla.
Anzi, altre due, tre. Uhm, non posso dire ancora nulla, ma credo ne vedrò delle belle. Almeno lo spero!



Posted on mercoledì, marzo 14, 2012 by Unknown

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