Ieri ho partecipato al seminario Ti posto, ti twitto, ti taggo! organizzato da Area Science Park di Trieste nell'ambito del progetto Imprendero 4.0. A fare da relatori la fondatrice della palestra di comunicazione 2.0 Uauacademy, Rosy Russo, e il digital strategist, papà blogger nonché youtuber Davide Nonino
Da una brevissima introduzione sui social per capire cosa sono, quali sono, chi li usa e a cosa servono, siamo passati ad analizzare i vari modi di utilizzo per un'efficace comunicazione all'interno di una mirata e strutturata strategia di marketing aziendale. 
Che si tratti della pagina facebook o di un account twitter, non ci si può improvvisare esperti di comunicazione e pensare che un tweet o un post pubblicati una tantum facciano la differenza e sparino il nostro marchio nella top ten delle imprese di successo che operano online.

E' su questo che Rosi Russo ha insistito più volte durante il suo intervento, portando vari esempi di comunicazione mirata che, anche attraverso campagne pubblicitarie più o meno targettizzate, e spesso condotte con un minimo investimento iniziale, hanno fatto la fortuna di diverse realtà imprenditoriali.
Come spesso si dice, la ricetta del successo non esiste. Utilizzare la rete e i social vuol dire prima di tutto mettersi in gioco, avere voglia di imparare e coraggio di fare, sperimentare, senza paure, ma sapendo cosa si sta facendo perchè il mondo virtuale, come quello reale, non perdona.
Bisogna costruire una reputazione, la migliore possibile, attraverso una forte e coerente identità, basata sulla trasparenza e sulla consapevolezza dei propri pregi e difetti. Come nella vita offline, dare è la migliore comunicazione: bisogna dunque essere presenti, con costanza (non necessariamente h24) e disponibili a interagire, curando le relazioni con il proprio target, che sia esso fidelizzato o potenziale.
Come farlo? Con il cuore! Sì, proprio il cuore, perché non bisogna dimenticare che gli abitanti della rete sono persone, fatte di carne e ossa, con pensieri, opinioni e sentimenti, portatori unici di esperienze e significati. Le imprese, dal canto loro, devono sapere leggere le situazioni e le dinamiche che si creano tra i singoli potenziali clienti, rispondendo magari a un'esigenza, offrendo soluzioni, proponendo qualcosa di nuovo, accattivante, utile e richiesto. E' fondamentale conoscere i propri destinatari e sapersi proporre loro con chiarezza, pochi fronzoli, zero formalità e tanta gentilezza.
Se di ricetta per il successo non si può parlare, almeno un ingrediente siamo sicuri che sia unico e indispensabile; si tratta dell'immagine.

Di questa Davide Nonino ha parlato a lungo, passando da YouTube a Instagram, da Pinterest a Tumblr. Giovanissimi e più agè, famosi e non, usano le immagini per comunicare stati d'animo, per condividere esperienze di vita diretta (viaggi, cene, escursioni, eventi), per mostrare il proprio talento (artisti, fotografi, artigiani) o per il semplice gusto di farsi vedere. L'immagine è la regina della comunicazione: diretta, chiara, immediata, suscita emozioni, agevola la trasmissione del messaggio, è adattabile allo scopo e funziona tranquillamente senza testo. Un appunto: se passate le ore a "pinnare" puntate sui colori caldi, luminosi, magari con dei filtri vintage sulle foto ambientate, scattate con la reflex o strumenti semi-professionali; se invece preferite selfarvi e postare su Instagram allora sfocate lo sfondo, aumentate il contrasto, diminuite la saturazione e puntate sulla dark face. Facile no?!
Il seminario ha centrato l'obiettivo, risultando utilissimo ai cosiddetti nativi digitali ma anche ai tecno-analogici, quelli nati a cavallo tra le due generazioni tecnologiche. Un bel like quindi per l'Area e anche due pollicioni in su per i relatori Russo e Nonino.