Una giornata che più lunga non poteva essere. 
Sveglia alle 9.00, colazione in bradipo mode, partenza alle 10.00, destinazione Gorizia, mission: home renovation...still...
Una volta arrivata, non ho fatto neanche in tempo a scendere dall'auto che il papi, in capocantiere mode, mi ha spedita all'agraria più vicina a prendere mascherine antipolvere e mangime per le galline. 
Bene, sono andata alla Buona Terra di Lucinico e mentre discutevo con il commerciante sul tipo di mangime da prendere, ho ricevuto la chiamata del papi, in affanno, che diceva: "Aiutami, sono salito in soffitta, la scala ha ceduto e ora pendo dal solaio senza possibilità di muovermi". Pronta a pagare quanto ormai avevo sul banco, ho ricevuto subito un'altra chiamata. Sempre il papi che diceva: "Sono riuscito a salvarmi, fa pure con comodo". 
In quel momento la mia faccia è passata da così

 a così
Imbarazzo superato, sono tornata a casa, ho fatto la ramanzina a Max e mi son rimboccata le maniche: prima installando il frigo nuovo, poi ripulendo le scale in ferro pronte al nuovo dressing!
Pausa pranzo tranquilla al parco Isonzo e poi di nuovo ai lavori. 
Dopo aver ripulito la scala dalle vecchie macchie di vernice, stavo per scendere dalla sedia e bam, ho sentito un'improvvisa ondata di freddo. Avevo inifilato il piede sinistro dritto dritto nella bacinella con l'acuqa usata per lavare il telaio...ma porcoooo mondoooo. 
Bene, per le successive 4 ore ho avuto calze e scarpa zuppe, piede e gamba fradici, pantaloni da strizzare. Argh. 
Tra i vari fronti aperti, abbiamo deciso di concentrarci sul corridoio, ormai adibito a stanza lavoro/deposito/spogliatoio/#cimettoquellochecapita.
Riordinati gli attrezzi, differenziati gli scarti e data una prima passata di scopa, abbiamo dovuto liberare il passaggio dai mobili parcheggiati lì da mesi. Ho proposto di spostare il tavolo in una delle due cantine al piano terra, stracolma di oggetti dei vecchi proprietari e di alcune scansie di Max. 
Un bel respiro e via. In meno di un'ora abbiamo svuotato la stanza, smontato i ripiani di fortuna, separato ferro, plastica, legno e utensili vari da riutilizzare e riorganizzato il tutto. 
Un'altra ora di lavoro e poi finalmente a casa...come no?!
Arrivata a Monfalcone ho recuperato gli occhiali da vista rotti in un mio maldestro movimento di domenica scorsa (a farla breve, ci sono montata sopra entrando in doccia). Purtroppo però c'è stato un errore di lavorazione e in settimana dovrò ridarli all'occhiologo per averne un nuovo paio. 
Come se non bastasse la stanchezza e l'avvilimiento: "Iole, mi serve un passaggio per la festa!" E che palleeee, servizio taxi anche oggi, nooooooooooo
Dopo mezz'oretta sono rimontata in macchina per portare mia sorella a Staranzano, in una certa sala montes. Bo, mai sentita. Per la strada ci siamo rifatte a una pseudo cartina disegnata da un suo compagno di classe e fotografata col cellulare. Una mappa più inutile non l'ho mai vista: non un solo nome di strada, non un solo civico, non un indizio plausibile. E che palle! 20 minuti a girare come idiote attorno alla rotonda del bar La Rosa in attesa che almeno uno degli amici/compagni rispondesse ai messaggi. Dopo aver cercato l'indirizzo in google maps, acceso il gps, vagato per le vie del centro, finalmente sono comparsi i guida boys. Giuro, se non fossero arrivati in tempo zero sarei tornata immantinente a casa. 
Sulla via del ritorno, già quasi rilassata, vedevo la luce in fondo al tunnel...magari. Erano i catarifrangenti del giubbetto stradale indosso al carabiniere che a suon di paletta su e giù mi faceva segno di fermarsi. 
Ma ce l'avevate con me oggi?
Ho accostato, spenyo il motore e abbassato il finestrino.
Maresciallo: "Buonasera"
Io: "Buongiorno, prego". 
... NO COMMENT...
Maresciallo: "Non si emozioni, non l'hanno mai fermata eh?!"
Io: "Ahah, certo. No, guardi, sono meno giovane di quanto sembra..."
Ho dato patente e libretto, aspettato le verifiche del caso e una volta pronta a partire ho messo in moto, acceso le luci, tirato su il finestrino, tolto il freno a mano e...l'auto non partiva. 

Avevo dimenticato di inserire la marcia. Mavvaaaaafffaaan...
Sono tornata a casa alle 20:45 con una stanchezza tale che ho dovuto costringermi a mangiare. Un pò di sana tv spazzatura mi ha aiutata a spegnere il cervello e ora mi godo il meritato riposo.