Un nuovo tipo di arnia? No signori, solo una delle tante possibili stranezze che a un apicoltore può capitare di vedere andando a recuperare uno sciame. 
Ebbene sì, durante il periodo di febbre sciamatoria, se l'apicoltore non ha fatto i dovuti controlli, parte della famiglia fa armi e bagagli e se ne va, con scorte, bottinatrici e regina.
Può volare per chilometri oppure fermarsi dove capita, sui rami di alberi in prossimità dell'apiario d'origine o sotto le linde di tetti vicini, tra arbusti in fiore, vicino a famiglie di altri alveari o in qualche bel posticino riparato, come, appunto, il cassonetto di una tapparella avvolgibile.
Proprio oggi un amico apicoltore  è andato a recuperare una famiglia d'api ben installata nella cassamatta di una finestra di un'abitazione di montagna tra le valli dell'udinese.
Come natura vuole, le api hanno costruito tutto da sole, senza telaini o fogli cerei e hanno immagazzinato anche un bel pò di scorte, sia miele che polline. Stupende.


 



Attenzione: se doveste scoprire di ospitare inconsapevolmente uno sciame in casa vostra, niente panico! Non esponetevi a rischi inutili cercando di eliminare le povere api, potrebbero spaventarsi e aggredirvi. Limitatevi a contattare l'ASL di competenza o un consorzio di categoria e chiedete nominativo e recapito di un apicoltore della zona.