Apiario di Brazzano
Con le belle giornate che annunciano la primavera le api hanno finalmente ripreso l'attività.
Sabato 2 marzo, vista la giornata relativamente calda, con poco vento e molto soleggiata, ne ho approfittato per fare un pò di foto all'apiario e visitare le apine che quest'anno sono state messe a  durissima prova dal freddo e dalla varroa. Delle 25 famiglie invernate, ne son sopravvissute solo 12, a dirla tutta una decina, visto che le altre due sono nuclei. Il freddo ha giocato un brutto scherzo, ma hanno inciso anche la stanchezza delle famiglie dopo una stagione produttiva molto buona e la varroa.
Va detto che 6 delle famiglie perse provenivano da decenni di incuria e mala gestione per mano di un vecchietto stanco di fare l'apicoltore, che non ha seguito né il piano di lotta alla varroa né le basilari norme igieniche e di pulizia delle arnie. Probabilmente i timoli e l'acido ossalico a cui sono state costrette quest'anno, hanno ulteriormente indebolito il loro già precario stato di salute, nulla potendo contro la diffusione dell'acaro.


Ecco perché il buon proposito di questa nuova stagione produttiva è tenere la situazione di ogni singolo alveare sotto controllo, annotando a ogni visita la condizione delle famiglie, della regina, della covata, il grado di attività, movimento e importazione, la quantità di scorte e di nutrimento aggiunto, oltre che le modalità e la tipologia dei trattamenti affettuati.

Primo passo per preparare le api sopravvissute all'abbondante (si spera) raccolto, un buon rifornimento di pappa! Nutrimento liquido o sciroppo, alle famiglie già abbastanza attive, scelte per l'imminente fioritura della marasca, e candito per quelle ancora in fase di assestamento che probabilmente rimarranno nel bosco di Brazzano fino al trasferimento sul Calvario per la fruttuosa acacia.
L'attuale condizione delle famiglie non è ottimale; la ripresa dell'alveare è un pò in ritardo, però, sperando nella forte stimolazione data dall'alimentazione liquida e in una fioritura tardiva rispetto a quella dell'anno scorso, la situazione dovrebbe riequilibrarsi.


Pier l'apicoltore 
Arnia in plexiglass con timida apina
Chi va e chi viene: apiscontro sul predellino