Il 14 dicembre ho assistito in diretta dal Corriere Tv al voto di fiducia (che speravo fosse di sfiducia) al governo del nostro ahimè presidente del consiglio.
Tralasciando l'indecente comportamento della maggioranza parlamentare al visione dei 3 compratissimi voti in più dalla loro, ciò che ancora mi dà la nausea è l'indifferenza (o ignoranza), il disinteresse (o alienazione) degli italiani, gli stessi che potrebbero porre fine allo scempio che il Bel Paese sta subendo.
Lo stesso Paese che soli 150 anni si era destato, quel Paese la cui storia Benigni ci ha riassunto il 17 febbraio scorso, l'identico Paese che oggi pare drogato anzi anestetizzato. Nulla fa più effetto, la soglia della sopportazione si è elevata tanto quanto quella della decenza si è eclissata, precipitata a livelli inimmaginabili.
E quando sento gente che dice: "ma ognuno a casa sua fa quello che vuole" mi viene la pelle d'oca. Un reato, come definito, stabilito e sanzionato dai nostri due codici, rimane tale anche tra le mura domestiche.
La pelle mi si accappona anche quando vedo la gente davanti ai Palazzi di Giustizia a urlare quanto riportato sui cartelli che brandiscono o che si son appesi al collo: Silvio devi resistere, resistere, resistere. 
A parte il fatto che non concordo con questo uso ormai comune anche nelle testate nazionali di indicare un rappresentante della volontà popolare, una carica statale, con il proprio nome (con lui no go mai manià, e dubito che manierò, pasta e fasoi de Pepi), mi vien da pensare se gli stessi che lo difendono abbiano qualche neurone in testa. Ma mi rispondo da sola quando, al servizio del Tg di Canale 5 di ieri, sullo show del presidente del consiglio al Congresso del Pri e dei Cristiano riformisti, vedo tutti applaudirlo gonfi d'orgoglio e di riconoscenza al suo invito al bunga bunga.
No comment.
E quando affonda sull'istituzione pubblica, come hanno scritto molti giornali, dicendo: “Educare i figli liberamente vuol dire di non esser costretto a mandarli a scuola in una scuola di stato dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare dei principi che sono il contrario di quelli che i genitori vogliono inculcare ai loro figli”? A che principi si sta riferendo lui che ci ha dimostrato più e più volte di non sapere neanche cosa siano? 
Per non parlare delle ciarlatane considerazioni che fa sulla famiglia e sulle adozioni a coppie gay o singol.
E la gente ad applaudire, lì come a casa propria rincoglionendosi con programmi come Matrix, Porta a Porta, Uomini e donne, Domenica In e chi più ne ha ne metta.