28 febbraio 2012

La professoressa di artistica entra in aula: "Ragazzi oggi abbiamo il compito in classe no?!" 
Gli alunni all'unisono negano.
"Non dite di no, l'ho anche segnato sul registro". 
La professoressa controlla, fissa la pagina per una manciata di secondi e poi: "Non so chi sia stato, ma poteva almeno cancellare come Dio comanda".

Quando mia sorella me l'ha detto non volevo crederci. 
Pare che una compagna della classe di Laura abbia cancellato l'appunto sul registro di sua iniziativa, ma con l'accordo, più o meno esplicito, dei suoi compagni.
Ovviamente acqua in bocca, l'omertà dovrebbe ormai essere uno dei fondamenti costituzionali di questo paese che scivola, scivola e va via.
Ma direi anche che la reazione della docente è stata sproporzionata, per difetto.
Si è infatti limitata a interrogare tutta la classe, e per interrogare intendo rivolgere due domandine su un argomento a scelta tra quelli trattati. 
Per farvi capire, mia sorella ha preso 7,5 semplicemente descrivendo a grandissime linee il mosaico La Trinità del Masaccio e aggiungendo qualche parola sulla prospettiva e il senso della rappresentazione de L'ultima cena di Leonardo da Vinci.
Io dico, in una classe terza del liceo, anche se si tratta del Buonarroti di Monfalcone, pessimo per fama e qualità d'insegnamento, è inammissibile che gli studenti anche solo concepiscano di fare cose del genere, ed è ancor peggio che non ricevano una punizione esemplare.
Fosse successo in una qualsiasi classe dell'ITG di Trieste che ho frequentato, credo proprio che i provvedimenti presi dal primo all'ultimo dei docenti sarebbero stati molto più severi: un bel 2 sul registro a tutti, giusto per cominciare; una nota disciplinare sul libretto ed eventualmente comunicata in presidenza; come minimo una provetta flash all'istante con domande anche al di fuori del programma svolto; e una settimana sicura di provette, interrogazioni, progetti e tavole da consegnare corredate da calcoli, computi metrici e lucidi a china.
Altro che voti regalati.
Mi chiedo come crescono questi giovani. In terza liceo, dove la media è tra i 16 e i 17 anni, si presume capiscano la differenza tra giusto e sbagliato, tra libertà e doveri. 
Ormai credono di poter fare quello che vogliono, come e quando vogliono, non esistono paletti, il rispetto è obsoleto e persistono in atteggiamenti impertinenti convinti che la scorciatoia sia la strada migliore.
Considerata però la reazione praticamente nulla della docente, mi vien da pensare che, tutto sommato, quello che i giovani fanno è quanto viene loro concesso. 
E' il sistema educativo che non va, da quello scolastico a quello familiare. 
Ben inteso, ci includo anche mia sorella!

Posted on martedì, febbraio 28, 2012 by Unknown

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27 febbraio 2012

Sabato 25 febbraio ho seguito la mia prima lezione del corso di apicoltura organizzato dal consorzio Apicoltori di Goriza e Udine.
Anche se col papi qualcosa ho già imparato, il corso, tenuto ogni sabato da professionisti e docenti diversi, affinerà le mie competenze e conoscenze. Di far miele ancora non se ne parla, la mia famigliola l'avrò appena a inizio estate, ma di materiale da studiare ce n'è molto.
Non so ancora bene come e dove, ma di sicuro dedicherò più di qualche post a questa mia nuova, affascinante, curiosa, divertente (e speriamo un giorno produttiva) attività, l'apicoltura.
Cercherò di pubblicare di settimana in settimana un breve power point riassuntivo delle lezioni che seguirò miscelando appunti, impressioni, spunti esterni e magari un pò dell'esperienza personale che già ho.
Chissà, magari anche voi rimarrete a bocca aperta davanti a queste bellissime creaturine.


Posted on lunedì, febbraio 27, 2012 by Unknown

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20 febbraio 2012

Giovedì 16 ho dato il terzultimo esame, Psicologia delle organizzazioni e comunicazione pubblicitaria con il prof. Bellotto, una sagoma di uomo come pochi!
Al momento attendo impaziente i risultati e intanto comincio a buttar giù qualche riassunto per il prossimo esame, Sistemi di recupero delle informazioni che, a quanto dicono i miei compagni di corso, sarà un parto!
Le restanti giornate che mi separano dalla laurea saranno divise tra l'attesa del transcript of records, il documento che attesta la riuscita degli esami fatti all'estero, essenziale per portare avanti il mio piano di studi e proseguire con la registrazione dei voti; la rimessa in sesto degli addominali, da troooooooppo tempo a riposo; la ricerca di un lavoretto che mi garantisca l'autonomia minima indispensabile; e il corso di formazione apistica che inizierà sabato 25 (grazie al papi qualcosina la so già, ma con il corso e l'esperienza diretta cercherò di diventare una vera apicoltrice).
Certo dovrò anche buttare giù qualche riga per la tesi, ma che tesi se ancora non ho un relatore? Questa una delle tante rogne dell'Università di Verona e non una da poco. 
Nel caso non andasse in porto l'idea che avevo, cercherò di riparare in un'altra tesi in diritto, direi poco entusiasmante, o in una tesi in psicologia pubblicitaria con focus sulle ricerche di marketing e mercato e gli effetti sul pubblico consumatore, già più vendibile per un futuro lavorativo, anche interessante, però...c'è sempre un però.
Nella mia ultima capatina a Verona mi son ricordata cose che avevo rimosso: la scortesia del personale amministrativo, la rozzezza dei veronesi, la scortesia, presunzione e mania d'onnipotena dei professori giornalisti.
Non posso fare nomi, come si suol dire, si dice il peccato ma non il peccatore:
per velocizzare le pratiche di registrazione dello stage e riconoscimento dei cfu, ho cercato di organizzare un incontro con il tutor didattico che mi ha risposto solo perché sollecitato da una conoscenza in comune. L'appuntamento però è stato imposto più che concordato secondo i comodi e le esigenze del docente, che si è del tutto disinteressato delle mie condizioni di studentessa fuori sede.
Alla fine l'ho raggiunto sul suo posto di lavoro, dopo le 18, come indicatomi, ho dovuto attendere che l'accoglienza mi registrasse, mi desse il badge e che il professore mi ricevesse, per poi dirmi: "Devi laurearti a breve te che hai così tanta fretta?" Credo non occorra che io commenti...
Ma altri compagni mi hanno comunicato perle migliori di questi elementi, provincialotti pieni di sé, altezzosi e saccenti, entrati in un circolo autoreferenziale che li spaccia per competenti. Ma che professionista è un giornalista che dice a una stagista di un'altra struttura: "Questa conferenza è una palla. Prendi bene gli appunti, fa un bel comunicato, così poi lo copio pari pari sul giornale"? Anche in questo caso non sprecherei altre parole.
Ecco perché in Italia la formazione universitaria è quello che è, perché pochi sono i professionisti, i competenti seri, i veri guru da seguire, e molti sono i profani, i "conoscitori della materia" che servono a coprire qualche buco qua e là nelle diverse facoltà.
E io pago...e aspetto: aspetto che un professore si degni di firmarmi un attestazione di conclusione stage, aspetto che un altro mi risponda almeno per confermare o meno la possibilità di seguirmi come relatore, aspetto che l'ufficio diritto allo studio, dopo due anni, mi dia il benedetto premio di laurea, ben 500euro, aspetto che mi arrivi la seconda rata della borsa di studio erasmus.
Aspetto e aspetto, intanto pago.

Posted on lunedì, febbraio 20, 2012 by Unknown

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6 febbraio 2012


Sono a casa da 5 cinque giorni e sono contenta!
Il viaggio è andato bene, solo neve e niente traffico, tutta una tirata, lungo ma non estenuante.
All'1:45 ero a casa, ho scaricato poche delle cose che erano in auto e sono andata dritta a letto ma non sono riuscita a dormire. Forse l'adrenalina per il viaggio notturno o la contentezza d'essere finalmente in un letto degno del nome, nella mia bella stanzetta profumata seppur gelida, fatto sta che non ho chiuso occhio.
Tutta la tristezza e la nostalgia di cui mi han parlato i reduci erasmus io non la sento.
Ho combinato gran parte delle cose che mi ero prefissata per il mio ritorno comprese tutte le visite mediche di cui ho bisogno...ma questo è un altro discorso.
Lo studio è un pò arretrato, ma non mi preoccupo più di tanto, almeno non ancora, anche se mi spiace dover rimandare uno dei due esami che volevo fare a metà mese.
Le grandi incognite al momento sono la tesi (e non credo che nella mia prossima breve capatina a Verona avrò il tempo di cercarmi un relatore, o meglio, avere la conferma che il docente a cui avevo chiesto di seguirmi non possa farlo) e la mia collaborazione a la Voce di Trieste, ferma da un bel pò per tutta una serie di cause e problemi, primi quelli finanziari.
Due eventi sono prossimi, il compleanno del papi e la seconda partita del 6 nazioni...roma 12 febbraio ITALIA-INGHILTERRA dal vivo!!! nel mondo delle emoticon la mia faccia al momento sarebbe un due punti e una d maiuscola :D!!!!!
Spero vivamente di vedere uno spettacolo diverso da quello di ieri contro la Francia, arghh, iniziato bene ma finito malissimo.





Posted on lunedì, febbraio 06, 2012 by Unknown

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