29 giugno 2013

Una settimana trascorsa a spedire e-mail a giornali, blog, riviste di settore, web ecc per garantire la massima copertura mediatica dell'EcoMobility World Festival organizzato dall'ICLEI richiedeva assolutamente una chiusura degna. Così la mia capa seconda in grado ha proposto pizza da Tuscolo, una delle migliori pizzerie di Bonn, almeno a detta dei bonnesi e anche di altri italiani miei colleghi
Solitamente sono restia a mangiare cibo italiano all'estero, primo perché preferisco assaggiare i piatti del posto e scoprire nuovi sapori, secondo perché la cucina italiana all'estero non è cucina italiana, anche se fatta da italiani, e comunque non era questo il caso. Quando manca la materia prima c'è poco da fare!
Per sta volta ho ceduto, caspita mi ha invitata la mia capa n. 2, voi che avreste fatto?!?
Prenoto per le 19, arriviamo in lieve ritardo, ristorante pieno. Dopo 5 minuti ci fanno accomodare al piano superiore. Una birra e alle 19.25 inizia l'attesa, durata 45 minuti buoni.

Tuscolo: salame, prosciutto, tonno, olive, peperoncini verdi, uovo all'occhio
Mare e monti: spinaci, rucola, prosciutto, tonno e scaglie di grana


Pizze grandi, certo, abbondanti anche, ma nulla a che vedere con le nostre pizze, assolutamente! Perché? Diversi motivi:
1. al posto della mozzarella usano il formaggio
2. l'accostamento dei sapori è stranissimo, anche per le pizze più comuni (vedi appunto mare e monti)
3. la pasta è molto molto sottile e palliduccia (no lasciatevi ingannare dalla crosta leggermente colorata)
4. la crosta non è spessa, né croccante fuori e morbida dentro, sembra cracker
5. era tiepidaaaaaaa. La pizza va mangiata calda, assolutamente, è un MUST!

Comunque, tirando le somme, per non essere una pizza italiana non era così male. Quanto al prezzo non saprei. Per la mia ho pagato 16,30 euro contando però 1 euro e 50 di troppo a causa del cameriere furbacchione che ha segnato la mia richiesta di sola mozzarella e niente formaggio come supplemento e poi ha anche fatto finta di dimenticarsi di darmi il resto giusto. Voleva fregare una turista? L'ho sgamato e si è scusato adducendo motivazioni più o meno plausibili tipo sono stanco, c'è casino, troppi clienti, mi spiace, bla bla bla. Ho fatto finta di credergli.

La serata è continuata con una passeggiatina in centro e poi casa, finalmente! Ore 00.38 ero a letto.
Oggi, ammetto, il risveglio non è stato dei migliori a causa della difficile digestione, ma un inaspettato dono da parte della padrona di casa potrà aiutarmi. almeno spero.


Questa mastodontica moka da 6 persone sarà la mia migliore amica, non c'è alcun dubbio! 








Posted on sabato, giugno 29, 2013 by Unknown

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28 giugno 2013

Quando arrivi in ufficio e trovi sulla scrivania una confezione di ritter sport ripiena di yogurt ai lamponi e mirtilli rossi, con un post-it appiccicato sopra che dice: "bonne journée!" seguito da un sole tipo emoticon che sorride portando degli occhiali da sole, capisci che nulla potrà andare storto!
La mia boss n. 2 è stata proprio carina con questa trovata. Ha cercato di risollevarmi il morale, a terra da giorni visto il clima grigio e invernale che perdura, e molto probabilmente non sapeva che proprio oggi compio un mese qui a Bonn. Yeah! ne mancano solo altri 5...solo...contando che lavoro dieci ore al giorno e "vivo" solo il sabato e la domenica, direi che voleranno in un batti baleno.
Come appunto preannunciavo, la giornata è andata migliorando: uscita anticipata (ore 16.30 anziché 19.00) causa gita all'IKEA!
Dopo ormai un mese di spiegazzamenti in valigia, i miei vestiti necessitavano una bella stiracchiata. Purtroppo nella mia nuova casa l'armadio che mi spetterebbe è in cucina, cosa assurda, tralasciamo...Onde evitare di avere i vestiti che sanno di cipolla, fritto o altro, ho preferito appenderli momentaneamente sotto il mio fantastico letto a castello, incastrando le grucce alle doghe:


Visto che gli appendini e le doghe a disposizione non bastavano per tutti i miei vestiti, ho ben pensato di organizzare questa toccatina e fuga all'IKEA di Koln.
Avevo intenzione di comprare un guardaroba in cotone di tipo 130x55x40, prezzo 13.90, da appendere eventualmente alle doghe (eheh sono ormai multiuso!). Poi però ho visto buttata in un angolo una rella appendiabiti a solo 4,99 euro. MIA! non ho esitato un attimo. Toccava ora agli appendini: perché prenderne 8 a 5,99 euro quando puoi averne sempre 8 ma a soli 3 euro? Basta andare all'angolo delle offerte/usati/ammaccati proprio accanto alle casse, dare un'occhiatina e raccattare gli appendini appesi qua e là che qualcuno non ha voluto o che sono stati usati per esporre altri prodotti. Che affare, rella e appendini a soli 7,99 euro.

Ma mica è finita qui?! Dopo queste spese folli dovevamo rinfocillarci, e cosa poteva andar meglio di un "tipico" hot-dog svedese? niente se te lo vendono a solo 1,50 euro con anche bevanda a scelta e a volontà. Visto che se il piatto è ricco io mi ci ficco...facciamo due hot-dog, coca-cola e gelatino offerto a tutti a 4,50 euro e non se ne parla più!

Vienna, cetriolini, senape, ketchup, cipolle fritte e tagliuzzate.
Ma la coca-cola era light! giuro!

Denis, sta tento che te cola la senape!















E per concludere in bellezza, un brivido ad alta velocità: 180 km/h per tornare a casaaaaaa



Posted on venerdì, giugno 28, 2013 by Unknown

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23 giugno 2013

Trascorse le prime 4 settimane a Bonn e dell'estate neanche l'ombra.
Negli ultimi 7 giorni ne abbiamo avuti solo due di caldo atroce, con punte fino a 35 gradi, ma giovedì 20 pareva fosse arrivato l'inverno. Alle ore 8.15 più o meno esco di casa per andare in ufficio, con un generoso sole mattutino e un'arietta piacevole. Dalle 10 alle 11 il cielo ha cominciato a cambiare colore passando da un triste grigietto a un minaccioso nero. Ore 11e30 è arrivata la grandine e con lei un vento pazzesco. Ore 12, noi del terzo piano siamo costretti a chiudere i pc e staccare la corrente causa infiltrazione d'acqua che fuoriesce dalle prese elettriche e dalle plafoniere. Panico. Ci trasferiscono prima al primo piano nella stanza itech poi in un ufficietto di fortuna recuperato al piano terra. Appena alle ore 15 abbiamo potuto rimetterci a lavoro con tanto di sole alle finestre. Pazzesco. Faceva così caldo che dopo lavoro io e alcune colleghe siamo andate ai giardini su lungo Reno per una partitella a calcio con colleghe di altri uffici. Poi abbiamo ripiegato su un allenamento a corpo libero causa assenza di avversarie e pallone, ma questa è un'altra storia.
Anche oggi il meteo ballerino ha voluto rovinare i programmi facendo saltare la passeggiatina post museo.
Prima tappa, chiesa evangelica Kreuzkirche, (finalmente aperta) molto sobria, nulla da dire:



 Seconda fermata: Akademisches Kunstmuseum, il più vecchio museo di Bonn dedicato alla raccolta di antichità greco romane. Entrata 1,5euro per i comuni mortali, gratis per me grazie agli sconti di cui il comune ha voluto omaggiarmi e con tanto di regalino, un piccolo calco in gesso con donna alla sorgente (almeno credo).

Il museo in sè non è molto grande e purtroppo non è ben organizzato. Le statue, per lo più copie in marmo o gesso di originali in bronzo) sono ammassate l'una accanto all'altra oppure stipate in stanze non accessibili ma visibili al pubblico. Giusto per darvi un'idea:






 

Però ho trovato anche riproduzioni molto belle come:

Amore e Psiche


 Al secondo piano del museo ci sono diverse teche con reperti di vario tipo, per lo più utensili, anfore, oggetti da decoro e gioielli. Insomma niente di nuovo o di particolare.

Terza tappa del tour domenicale, il vicino museo Egizio. Museo, non direi proprio, piuttosto stanza d'archivio, ammesso che gli archivi dei musei siano così mal organizzati. La guida che mi hanno dato sostiene che la collezione è presentata secondo tre aree tematiche: panorama storico-culturale in ingresso a destra, collezione di studi accademici a sinistra e collezioni private sulle retrovie a destra.
Dico io, se il materiale è scarso e lo spazio espositivo ristretto, spremete le meningi e cercate di metter in mostra tutto quello che avete, senza ammassi insignificanti. Lascio giudicare a voi.












Se poi ci mettiamo anche che le didascalie, dove presenti, erano scritte solo in tedesco...vabbé ho detto tutto. In conclusione, non andate al museo egizio di Bonn perché perdete tempo, non potete capire granché di quello che vedete e dovete anche pagare 2 euro e 50 d'ingresso (io "solo" 2, visto che il comune mi ha abbonato solo 50 cent, che disdetta). Che stiano cercando di far cassa per affittare un'altra stanza d'esposizione???
Con queste premesse un giretto in città con gelatino o dolcetto ci stava tutto, ma invece no, il tempo ha dovuto mettermi i bastoni tra le ruote. Argh.
Fortuna che ieri pomeriggio ho goduto della tregua meteorologica andando a zonzo per chiese, gallerie commerciali e viottoli affollati:
Monumento a Beethoven in Munsterplatz

Casa del Tee Gschwendner in Dreiek

James Joyce irish pub dalla Galleria Kaufhof

Il vecchio municipio in Marktplatz
Messa pomeridiana in St. Remigius

Facciata laterale di St. Remigius

I segni distintivi di Bonn


Flash Mob?
Mah
Castello di Poppelsdorf da Poppelsdorf allee













Posted on domenica, giugno 23, 2013 by Unknown

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18 giugno 2013


Questo primo weekend di totale spensieratezze m'è piaciuto troppo. Iniziato venerdì sera con una festa tra colleghi/coinquilini a sorseggiare vino e birra mangiando carne e verdura alla griglia, finito ieri dopo una stupenda giornata di sole (inaspettato) trascorsa da vera turista.
Visto che quando sono andata alla Stadthaus per registrare la mia provvisoria permanenza in città mi hanno dato il benvenuto con un plico Haus der Geschichte der Bundesrepublik Deutschland e poi una capatina al vicino Kunst museum Bonn, così da passare dalla storia all'arte contemporanea, continuando eventualmente con l'Akademisches Kunstmuseum Antikensammlung der Universitat Bonn.
di almeno una cinquantina di buoni per ingressi e omaggi nei diversi punti culturali (vale a dire teatri, musei, concerti, caffé storici, ma anche sconti interessanti per fare tour della città in bicicletta o in traghetto lungo il Reno) ho voluto approfittare della giornata grigia per iniziare a sfoltire la lista di "Cose da vedere". Il programma prevedeva una visita al museo 
L'arrivo del sole e soprattutto la grandezza della Haus der Geschichte der Bundesrepublik Deutschland mi hanno costretta a rivedere i piani. 
Mi ero illusa di trascorrere al massimo 45 minuti al museo, convinta che l'ingresso gratuito indicasse scarsità di materiale e interesse. Niente di più lontano dalla realtà: in non meno di quattro piani il museo ripropone la storia della Germania, dalla fine della seconda guerra mondiale ai giorni nostri, attraverso memorie di prigionieri, militari, sopravvissuti, giornali e cimeli, oggetti di vita quotidiana, video, dichiarazioni, manifesti, pubblicità e fotografie. Un percorso bello intenso e faticoso soprattutto perché, se sprovvisti di audioguida e non parlanti tedesco, non c'è modo di capire le didascalie delle singole opere. 
Giusto per darvi un'idea di quello che offre il museo: 


 



Documenti




La propaganda


Come si stampavano i giornali
 







Il consiglio dell'occupazione francese


La ripresa economico-sociale



Non solo BMW
Oltre alle memorie storiche il museo è dotato anche di un grazioso giardinetto per visitatori, con giochi per i più piccini e qualche panchina accanto ai laghetti artificiali. Proprio durante la mia pausetta di ristoro ho pensato: perchè rinchiudersi in un altro museo se finalmente è sbucato il sole? Quindi uscita attorno alle 14:30 mi son diretta verso il centro passando attraverso il quartiere Sudstadt, residenziale, simile a Poppelsdorf dove attualmente vivo. Per strada ho trovato anche una sagra di quartiere, con vecchietti, birra ovviamente, patatine e salsicce, proprio accanto alla chiesa di Santa Elisabetta che avevo addocchiato venendo dal museo. Una struttura bellissima, classica croce latina, tre navate, massiccia, imponente ma all'interno un pò spoglia, pochi affreschi, pura pietra, colonne importanti con qualche basso rilievo. Me l'aspettavo diversa e soprattutto con meno fumi d'incenso (pareva di essere a un concerto de I pooh).
Riprendendo la via del centro ho attraversato il mercatino dell'usato gestito da bambini (ovviamente con genitori/nonni/parenti al seguito) allestito proprio al grande ingresso della chiesa e ho proseguito per Weberstrasse fino ad arrivare al parco dell'università di Bonn.



Tappa successiva Ubig per un panino al sale e un pretzel dolce di pasta sfoglia e biscotto con glassa di zucchero e mandorle. Sehr gut! 
Finita la pappa visita d'obbligo (e finalmente aggiungerei) al Duomo di Bonn, l'imponentissimo monastero con chiostro in centro città, a Munsterplatz


Passeggiatina di un'oretta nei vicoli da me ancora inesplorati attorno a Markt per scoprire gelaterie, Irish pub James Joyce, tacos bar e sushi coreano, ma anche simpatiche boulangeries e patisseries francesi, pizzerie, ristoranti vari italiani (almeno dal nome, tipo la rinomata Tuscolo, consigliata da molti) e nuovi waschpoint ovvero lavanderie a gettoni arredate stile sala da té, con tavolini, poltrone, piano forte e riviste. Fico, mai visto!
Chissà cosa mi riserva il prossimo weekend.


Posted on martedì, giugno 18, 2013 by Unknown

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