In preparazione di un esame non troppo lontano, sto facendo i riassunti di uno dei due libri obbligatori, Il giornalismo. Cos'è e come funziona di Carlo Sorrentino edito da Carocci, anno di pubblicazione 2002 e mi chiedo come diavolo possa essere anche lontanamente concepibile far studiare a noi futuri produttori di materiale informativo concetti e idee che risalgono a 8 anni fa.
Lasso di tempo certo trascurabile in altri contesti, ma non quando si parla di giornalismo digitale, di web 2.0 e di tutte le evoluzioni che la rete ha subito proprio in questi ultimi anni.
L'esame è Sociologia del libro e cronaca giornalistica, modulo singolo del corso Sociologia delle comunicazioni di massa, quindi ci si aspetterebbe che, oltre ai concetti teorici di Habermas e l'opinione pubblica, o l'uso delle fonti giornalistiche e dell'immagine, ci venisse illustrata chiaramente la condizione odierna dell'informazione online.
Porca miseria costava tanto prendere un altro libro di testo magari più recente? Che ne so Attraverso la rete. Dal giornalismo monomediale alla convergenza crossmediale sempre di Sorrentino ma edizioni ERI del 2008, oppure Giornalismo e nuovi media di Sergio Maistrello, Apogeo, 2010 o La parte abitata della rete, sempre di Maistrello, Tecniche nuove, 2007 ristampato 2008.
Sono libri che cito perché ho avuto la fortuna di studiarli e posso certo dire che più che manuali didattici sono una comoda mappa della realtà che vive in rete, la stessa rete in cui io e i miei tanti colleghi dovremo lavorare.
Molte volte si pensa che sarebbe comodo sapere cosa ci aspetta una volta nel mondo del lavoro, avere un'idea dei mezzi a disposizione e di come possano essere usati, ma allora perché non si sfruttano le giuste risorse quando si hanno? I giusti testi e i giusti professori?
Aggiornatevi dinosauri, non limitatevi a leggere riassuntini o dispense di cui non capite e non sapete nulla, altrimenti lasciate il posto a qualche altro che più di voi ne sa eccome.
Un consiglio: non limitiamoci alle frasette che ci dicono a lezione, la cosa più importante adesso è la pratica e con i mezzi di oggi si può, è facile ed è gratuito. Buttiamoci.
Quanto all'esame...studiamo da un altro libro!