17 novembre 2009

La Fao si chiede, retoricamente, come mai gli 800 milioni di morti di fame, invece di diminuire hanno superato il miliardo; l'Italia continua a colare brodo e Silvio pensa:  "Perché non privatizziamo anche l'acqua?!"
Detto, fatto...ma sta volta anche il carroccio ciondola.

Posted on martedì, novembre 17, 2009 by Unknown

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L'autunno ha bussato da un pezzo alla porta e si è portato dietro le solite piogge, i soliti cieli grigi e la solita nebbia.
Niente di più romantico per me...eppure mi sfugge come mai questa momentanea realtà ovattata faccia rincretinire così repentinamente le persone.
Basta un pò di pioggia e strade e autostrade si intasano.
Ma dico io, è acqua che bagna il parabrezza, viene spazzolata dai tergicristalli e scivola via. Non è mica una colata di cemento che ti immobilizza l'auto.
Eppure, la specie degli automobilisti "piovi va pian" sembra essere più diffusa di quel che pensavo.
Ho capito rallentare e non sfrecciare in centro abitato a 130km/h, ma cazzius, non posso far la fila in autostrada con 20 macchine incolonnate dietro a una panda che va a 90 all'ora!!!!
A Monfalcone, in cui vige la strana norma che al verde del semaforo, si frena, ci si ferma e si aspetta (non so cosa...), si è aggiunta Gorizia, che oltre ai "piovi va pian" è piena di pozze d'acqua lungo ogni marciapiede. Bisogna aver fatto almeno qualche anno di salto in lungo per evitare di farsi il bagno attraversando la strada.
Ronchi dei Legionari...neanche a parlarne, lì si riuniscono bisiacchi e goriziani...ingorghi che Dio solo sa come si formano e soprattutto perché non si sciolgono.
Trieste, che già in condizioni "normali" ha una viabilità pessima...quando piove te la raccomando.
Ahhhh, ce possible?!

Posted on martedì, novembre 17, 2009 by Unknown

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12 novembre 2009

Finalmente la mia amichetta Stefania mi ha dato notizie di lei. E' come sempre impegnatissima con i suoi progetti globali. In risposta a una mia mail, ha scritto:
"Ciao carissima. Sì sono in Tanzania ancora per una settimana. Sono stata qui per due mesi, poi fra pochi giorni partirò per 2 mesi in India, 2 in Nuova Zelanda e 2 in Messico. E' un programma di 8 mesi chiamato International Honors Program Rithinking Globalization (ripensando la globlizzazione sito internet http://www.ihp.edu/) intenso ma assolutamente neccessario per me per darmi gli strumetni di cui ho bisogno per capire come agire come iniziatrice di cambiamento sociale nel 21 secolo. E credimi di cambiamento ce n'è d'avvero bisogno, sia a livello locale che a livello globale".
Tralasciando baci e abbracci conclusivi....caccchioooo, non posso credere che la mia amichetta che conosco dalle elementari, che abitava difronte casa mia, che faceva la strada a piedi con me per andare a scuola, adesso sia una super donna impegnata a livello mondiale. Cazzius! Che invidia e che orgoglio!
Sono andata a spulciare il sito e ho visto che nel progetto avviato per l'anno 2008/2009 c'erano circa 2000 studenti provenienti da 225 università diverse. Tra queste ce ne sarà stata almeno una italiana????
Chissà perchè ne dubito, ma chiederò comunque alla "mia inviata".

Posted on giovedì, novembre 12, 2009 by Unknown

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9 novembre 2009

Mercoledì 4 novembre, ore 8:03
Stazione di Monfalcone gremita di gente, i soliti alla fin fine, che rincoglioniti come ogni mattina aspettano il treno, il solito minuetto con forse 100 posti in tutto, così metà dei passeggeri rimane in piedi e la metà di questi sta appollaiata al mastodontico cesso di forma circolare che occupa mezzo treno.
Si sale, chi è fortunato accaparra qualche posticino non ancora occupato da chi è salito tra Trieste e Mandamento, qualche altro si contende i seggiolini proprio di fronte alle porte e via, si parte.
Ormai ogni passeggero ha regolato il proprio orologio interno in modo da addormentarsi appena salito e svegliarsi 5 minuti prima della propria fermata.
Così, quando i freni del minuetto cominciano a stridere come cuccioli di mandragola (vedi Harry Potter e la camera dei segreti) chi deve scendere lo sa. Si riveste, si accinge all'uscita, preme il tasto luminoso per far aprire le porte e...panico!
"Ma dove siamo?" chiede una signora particolarmente stizzita che si domanda se sia una candid camera o se si è completamente rincretinita.
"A Redipuglia signora, oggi è il 4 novembre" risponde cortesemente il capo treno.
- Giusto per la cronaca: quel giorno la biglietteria di Monfalcone erà affollata, 20 persone in fila all'unico sportello aperto dei tre che ci sono, biglietterie automatiche rotte, tutte e tre, non funzionava neanche l'orologio. Il treno sta per arrivare e ho troppi cristiani prima di me, così decido di fare il biglietto a bordo spiegando la situazione al capo treno. Sarà che ero particolarmente carina, sarà che il dipendente delle ferrovie era fuori come una grondaia...non mi ha fatto fare il biglietto. Ho insistito anche un pò imbarazzata, ma lui ha strizzato l'occhiolino dicendo: "Tranquilla, lo farai poi a Gorizia"...Ma io devo scendere a Gorizia...! Vabbè, non ho insistito-
Tornando alla signora, dopo la risposta der bijettaro, si guarda attorno perplessa per cercare di capire che cavolo centra il 4 novembre con la fermata in più.
Un signore di taaaaaaaaaaaanti più anni di lei la guarda e le fa: "Signora, oggi xe la festa al Santuario, che l'esercito italian fa per la fine della Prima guerra. Anca mi vado dopo, ma xe mio fio che vien a ciorme a Gorizia, che el abita li, così poi 'ndemo insieme."
La signora non ne viene fuori. Fa finta di aver capito, gira sui tacchi e torna al suo angolo.
Una fermata in più quando meno te l'aspetti e devi riordinare tutta l'agenda.
Chissà se quella signora si è ripresa?!?

Posted on lunedì, novembre 09, 2009 by Unknown

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